Bounce rate o tasso di rimbalzo: come evitare che i visitatori lascino il tuo sito

Bounce rate o tasso di rimbalzo: come evitare che i visitatori lascino il tuo sito

Un sito web aziendale, per essere davvero funzionale - ovvero capace di attirare, coinvolgere e convertire gli utenti - deve certamente essere gradevole dal punto di vista estetico, ma non solo. È essenziale che rispetti una serie di parametri tecnici fondamentali, in grado di garantire un’esperienza utente (UX) efficace e soddisfacente.

Tra i fattori tecnici più rilevanti, uno su tutti merita particolare attenzione: il bounce rate, o frequenza di rimbalzo delle pagine online.

Ecco di cosa si tratta, perché è così importante e come tenerlo basso per costruire un sito che converta.

Bounce rate: definizione e importanza

Gestire un sito web non significa solo attirare visitatori, significa anche saperli trattenere. Hai investito tempo e risorse per far atterrare gli utenti sulle tue pagine, ma se questi le abbandonano immediatamente, tutto il tuo sforzo va sprecato. La metrica che misura questo aspetto critico è il bounce rate

Detto anche tasso o frequenza di rimbalzo, il bounce rate indica la percentuale di utenti che atterrano su una pagina del tuo sito e la abbandonano senza compiere alcuna azione, come cliccare su un link, aprire un’altra pagina correlata o interagire con un elemento. In pratica, è il segnale che qualcosa non ha catturato la loro attenzione o non ha soddisfatto le aspettative.

Ad esempio: se 100 persone visitano la tua pagina, ma 70 di queste la lasciano senza compiere ulteriori azioni, allora il tuo bounce rate è del 70%.

Un bounce rate troppo alto può essere sintomo di diversi problemi, come contenuti poco rilevanti, tempi di caricamento lenti, layout confuso o esperienza utente poco coinvolgente. 

Al contrario, un bounce rate basso indica che gli utenti restano sul sito, interagiscono e sono più inclini a convertire. Vuol dire che i contenuti sono organizzati correttamente e in modo utile, con anche una grafica accattivante, che spinge gli stessi a proseguire il loro viaggio tra le pagine.

In generale, un bounce rate inferiore al 40% è considerato buono, mentre valori tra il 40% e il 60% sono nella media.

Se supera il 60% può essere il caso di analizzare più a fondo la struttura e i contenuti del sito per capire cosa non funziona. Tuttavia, non esiste un numero univoco per tutte le tipologie di pagine web. Mentre gli articoli di un blog accettano, ad esempio, anche una frequenza di rimbalzo più alta, lo stesso non vale per pagine prodotto o landing page, pensate esclusivamente per convertire.

Tenere sotto controllo questo dato è fondamentale perché rappresenta un indicatore diretto dell’efficacia del tuo sito nel trattenere l’attenzione e guidare l’utente verso un’azione concreta. Un sito con un tasso di rimbalzo alto, infatti, non solo perde potenziali clienti, ma vanifica anche gli investimenti fatti in pubblicità, SEO o social media. 

Diversamente, un sito progettato per offrire una navigazione intuitiva, con contenuti mirati e un’esperienza utente ottimale riduce il bounce rate e aumenta in modo misurabile le opportunità di business.

Come si calcola? 

Per chi fosse interessato a sapere come si calcola il bounce rate, questo dato si ottiene dividendo il numero totale dei visitatori di una pagina web per il numero totale di chi ha abbandonato senza fare nulla. Il risultato ottenuto, va poi moltiplicato per 100 per ottenere il dato percentuale. 

Tasso di rimbalzo alto: quali possono essere le cause

Un bounce rate elevato, come abbiamo anticipato, può essere il segnale che qualcosa nel tuo sito non sta performando come dovrebbe. Le cause possono essere diverse, e spesso più di una contribuisce a rendere l’esperienza dell’utente poco efficace e coinvolgente. Ecco le più comuni:

1# Tempi di caricamento troppo lunghi.

Se una pagina impiega più di qualche secondo a caricarsi (pagespeed), molti utenti la abbandonano immediatamente. La velocità è un fattore chiave per la soddisfazione dell’utente, soprattutto quando naviga da dispositivi mobili.

2# Design poco intuitivo e confusionario.

Un layout disordinato, una navigazione complicata o la mancanza di una struttura chiara, che guidi l’utente tra le pagine web, possono disorientarlo, spingendolo a lasciare il tuo sito prima del tempo, senza interagire.

3# Contenuti non pertinenti o di scarsa qualità.

Se l’utente atterra su una pagina aspettandosi una certa informazione e non la trova - o trova contenuti vaghi, mal scritti o non aggiornati - abbandonerà rapidamente.

4# Mancanza di una Call To Action (CTA) chiara.

Se non è chiaro quale azione deve compiere (cliccare, compilare un form, leggere un articolo correlato), l’utente può non sapere come proseguire e decidere di andarsene.

5# Esperienza scadente sui dispositivi mobili.

Un sito non responsive e mobile-friendly può risultare difficile da navigare, con testi troppo piccoli, pulsanti scomodi o elementi che non si adattano allo schermo, convincendo l’utente a lasciar perdere.

6# Troppi pop-up invasivi.

Finestre che si aprono appena si entra sul sito, troppe pubblicità o contenuti coperti da banner, possono infastidire l’utente e portarlo ad abbandonare subito la pagina.

7# Errori tecnici come link non funzionanti.

Pagine che restituiscono errori, moduli che non si inviano o link interrotti generano frustrazione e danneggiano la credibilità del sito, oltre che costringere il visitatore ad andarsene. 

Analizzare queste possibili cause ti permette di individuare le aree critiche e intervenire in modo mirato per ridurre il tasso di rimbalzo e migliorare l’efficacia del tuo portale online.

Come abbassare il bounce rate del tuo sito web: SparkinWeb è qui per aiutarti

Ridurre il bounce rate delle tue pagine web, significa migliorare la capacità del sito di coinvolgere i visitatori fin dai primi secondi. Ci sono diversi accorgimenti che possono fare la differenza, anche in modo significativo. Ad esempio, è fondamentale ottimizzare i tempi di caricamento, strutturare i contenuti in modo chiaro e leggibile, e assicurarsi che il sito sia perfettamente fruibile da vari tipi di schermi. Anche la presenza di Call To Action ben posizionate, una navigazione intuitiva e un design coerente con l’identità del brand contribuiscono a tenere alta l’attenzione dei visitatori.

Naturalmente, ogni piattaforma è diversa, e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un’altra. 

Ecco perché conta un lavoro fatto su misura. Un sito progettato strategicamente, basato su obiettivi chiari e sull’analisi del comportamento degli utenti, può abbattere drasticamente il bounce rate e aumentare le conversioni.


Hai il sospetto che il tuo portale stia perdendo traffico e conversioni a causa di un bounce rate troppo elevato? Affidati a SparkinWeb: analizziamo, progettiamo e realizziamo siti che non solo attirano l’utente, ma lo guidano a compiere proprio l’azione che desideri!

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